25 Giu Pale di San Martino
Benvenuti a questo nuovo articolo di “Raccontare le Dolomiti”
Questo viaggio fotografico vi condurrà all’interno di uno dei gruppi più famosi e ritratti delle Dolomiti, le Pale di San Martino.
E’ un territorio assai vasto, compreso tra le provincie di Trento e Belluno.
L’area montuosa descritta in questo articolo, delimitata a sud dal passo Cereda e da Gosaldo, a est da Agordo e Cencenighe, a ovest da San Martino di Castrozza e dal passo Rolle, a nord da Falcade e Caviola.
Dagli altri gruppi montuosi appare evidente la complessità di questo gruppo di montagne.
Il versante meridionale delle Pale di San Martino, sullo sfondo, dal gruppo del Pizzocco.
Pale di San Martino, versante settentrionale, dal gruppo della Marmolada
Questo viaggio fotografico non ha la pretesa di dare una visione approfondita di queste montagne
Le montagne che sovrastano la Val Canali, al centro spicca il Sass d’Ortiga
tuttavia sono andato a cercare, quando possibile, le angolazioni meno scontate e per me più belle, impreziosite dai colori dell’alba e del tramonto.
Cima dei Bureloni e Campanile del Travignolo
E’ questo un aspetto molto affascinante della fotografia di montagna, per me sempre più concentrata sulle luci e sulle atmosfere piuttosto che sull’originalità del punto di ripresa
Alba sul Sass Maor e sulla Cima della Madonna
E’ affascinante vedere le stesse montagne da diversi punti di vista
Sass Maor, Cima della Madonna e Fiera di Primiero
sembra quasi di conoscerle meglio anche senza averle salite
Tramonto sul Sass Maor e sulla Cima della Madonna
Molte montagne del gruppo hanno forme armoniose
Cima delle Sedole
ed è difficile trovare una montagna “simbolo” di questo gruppo
Cima Canali
il settore settentrionale è forse quello più “inflazionato” in termine di immagini
Pale di San Martino, settore nord. A sinistra il Cimon della Pala, a destra la cima della Vezzana
In particolare il Cimon della Pala, noto anche come il “Cervino delle Dolomiti”, è sicuramente uno dei profili più noti e fotografati dell’intero gruppo
Cimon della Pala
ma non mancano certamente altri panorami interessanti e da “cartolina”
Tramonto sul Focobon e sulla cima di Campido
Monte Mulaz
Dopo aver visitato la parte Trentina delle Pale di San Martino, ora ci sposteremo in provincia di Belluno
Il paese di Gares, in basso a destra, sovrastato dalla cima di Campido e dal Focobon
dove non mancano paesaggi unici
Il Cuore di San Lucano
e dove ci sono le pareti più alte delle intere Dolomiti.
Valle di San Lucano
Le Pale di San Lucano sono ancora un “mondo a parte”
Pale di San Lucano
fatto di mughi sospesi su baratri dove non si vede il fondo, ed anche solo affacciarsi a questo mondo incute soggezione e grande ammirazione per chi sale ed ha salito queste pareti
Prime luci sulla Terza Pala e sullo Spiz di Lagunaz
Ultime luci sullo Spiz di Lagunaz e sulla Terza Pala di San Lucano
Sovrastano la “valle dei Sogni”, la valle di San Lucano, e di fronte a loro c’è l’Agner
Monte Agner
E’ lo spigolo più alto delle Dolomiti e catalizza la vista da ogni punto della valle
Agner d’inverno
Tutte le montagne che lo circondano mantengono anche in miniatura le caratteristiche selvagge di questo gigante
Il Poles
Finisce qui questo viaggio in uno dei gruppi più estesi delle Dolomiti
Pala di San Martino
cercando di ritrarre queste montagne in luci particolari
Enrosadira sulla Croda Granda
Privilegiando i punti di vista che regalano le cime
Enrosadira sulla Pala di San Martino
rispetto a ciò che si vede dai rifugi, dai bivacchi e dalle vallate.
Sass Maor
Arrivederci al prossimo articolo 🙂
Altopiano delle Pale di San Martino
Paolo Colombera
al
Posted at 18:19h, 21 OttobreComplimenti! ma queste stupende immagini che lei è così capace di riprendere, da millenni si ripetono ogni giorno al sorgere e al tramonto del sole, lontano dagli occhi dei più. A me suonano come un oltraggio all’intimità delle Grandi Cime che nacquero nel Mare, alle quali appartengono quegli attimi. A sfogliarle così, senza aver speso una goccia di sudore per arrivarci almeno a tiro di sguardo e senza aver trascorso nemmeno un’ora di sonno abbandonato nel loro imponente abbraccio… mi sento un ladro di attimi d’intimità. Chiedo scusa al Creato.