13 Dic Dolomiti di Sesto, di Auronzo e del Comelico
Benvenuti tra le Dolomiti di Sesto, Auronzo e Comelico 🙂
Un territorio vasto ed articolato di cui ho cercato di rendere almeno un’idea complessiva.
Di solito, quando si parla di Dolomiti di Sesto, le prime montagne che vengono in mente sono loro…
..le Tre Cime di Lavaredo che, con le loro pareti nord, sono diventate tra le icone più riconoscibili di tutte le Dolomiti.
Sono il centro d’attrazione per lo sguardo che viene attirato inevitabilmente quando si visitano montagne a loro vicine…
…le loro forme armoniose sono state immortalate in numerosissime fotografie, gran parte delle quali riprese però sempre dalle stesse angolazioni…
…preferendo magari attendere condizioni atmosferiche particolarmente favorevoli…
…piuttosto che puntare sulle forme cercando altri angoli di ripresa.
Le Tre Cime di Lavaredo sono sicuramente le montagne più eleganti tra tutte le vette…
…di questo gruppo Dolomitico che impressiona per l’imponenza delle forme.
Luca Visentini le descrive come “montagne che poggiano su altre montagne” e da certi luoghi questa caratteristica diventa evidente.
Fanno parte delle Dolomiti di Sesto le montagne comprese dentro i confini del Trentino Alto Adige…
..si tratta quindi della porzione più settentrionale del gruppo e molte di queste montagne sono visibili dalla Val Pusteria e dai paesi di Sesto, Dobbiaco e San Candido
L’aspetto che più m’affascina di questi monti è che ognuno rappresenta un mondo a sè, pur facendo parte dello stesso gruppo montuso…
…e chiamarli sottogruppi mi sembra quasi riduttivo 🙂
Ai piedi di queste cime numerosi sono i sentieri e i rifugi però di alcune vette occorre cercarsi la via da soli, in autonomia.
Quando s’incontrano terreni non ancora “omologati” questi hanno un fascino particolare difficile da descrivere a parole, è un contrasto di emozioni che enfatizza, per me, ancor più l’isolamento.
Le cime visibili dal paesino di Sesto hanno i nomi delle ore del giorno…
…infatti esse compongono una grandiosa Meridiana naturale che, con il Sole…
…fornisce (in modo approssimativo) l’orario.
Sono montagne dove si è combattuto nella Prima Guerra Mondiale:
quando si passa una notte quassù è impossibile non pensare alle gelide notti d’inverno in quota vissute dai soldati…
Di foto in foto siamo ormai al confine con il Veneto…
… ed è una continua successione di nuovi scenari più o meno noti ma comunque sempre imponenti…
…una vera gioia per ogni fotografo 🙂
E’ bello per me tuttavia cercare i panorami meno scontati…
…e questi luoghi ne offorno molti, soprattuto man mano che ci si sposta verso est… 🙂
…ma prima di visitare le Dolomiti di Auronzo e del Comelico diamo un veloce sguardo ai Cadini di Misurina
I Cadini di Misurina, ad est dell’omonimo lago
un insieme di guglie e torri che s’affacciano sul Lago di Misurina.
Siamo in Veneto e sicuramente queste montagne…
…sono le più frequentate tra quelle descritte che ricadono in provincia di Belluno…
…probabilmente per la vicinanza di un centro turistico rinomato come Misurina che permette accessi agevoli data la sua quota (1752m slm)
Per quanto riguarda la restante parte del gruppo invece, non è così, soprattutto per quanto riguarda il versante rivolto verso Auronzo di Cadore…
dove gli accessi dal fondovalle sono lunghi e faticosi scoraggiando dunque l’eccessiva frequentazione.
Siamo nel gruppo del Popera, che separa la valle del Comelico dalla Val d’Ansiei
Sono montagne maestose, che mantengono inalterata l’imponenza e l’eleganza dei monti precedentemente trattati…
…con il valore aggiunto di essere, rispetto a questi, meno frequentati. 🙂
Soprattutto nella zona meridionale, affacciata ad Auronzo di Cadore…
…l’isolamento risulta a volte perfino impressionante (almeno per me :))
Quassù il pensiero ritorna spesso ai pionieri di fine 800 che hanno salito queste cime…
…e soprattutto alle guide che li hanno accompagnati, in grado di muoversi in ambiente senza l’aiuto della tecnologia moderna.
Ci stiamo avvicinando alla conclusione della rassegna fotografica dedicata a questi luoghi…
…un territorio vasto e ricco di contrasti dove ho privilegiato ritrarre pareti e rocce rispetto a prati e laghi…
ma…dopo tanta Croda…
credo sia giusto salutarvi con l’immagine di un rilassante laghetto 🙂
Arrivederci al prossimo articolo dedicato al gruppo del Cristallo e della Croda Rossa d’Ampezzo 🙂
Paolo Colombera
Agostino Venturini
Posted at 17:28h, 26 GiugnoHo passato due intere estati, camminando tutti i giorni, con Paolo Beltrame, conosco bene le Dolomiti di Sesto, Auronzo e Comelico, le ho sempre apprezzate per la loro solitudine, per come sono selvagge… Al di là dei luoghi frequentatissimi, ci sono ancora cime, cadini e canali che ti fanno provare la sensazione di essere il primo a passare di lì…
Vedo delle belle foto dell’alba dalla Cresta Zsigmondy… Ho qualche bel ricordo di quel posto. Ho dormito ai Mascabroni e per fotografare l’alba ci siamo portati sulla cima della cresta, vicino alla scala, con la pila frontale…Un’esperienza meravigliosa, che non scorderò mai… Ciao Paolo, belle come sempre le tue foto, complimenti!
David
Posted at 06:21h, 25 SettembreCiao Krilf9Piacere di conoscerti! Viaggiando da un blog all’altro ti ho scopreta…Mi piace molto il tuo bog!!! Da fiera bellunese come sono mi complimento con te delle belle parole e delle foto che hai dedicato alle “mie” Dolomiti.Ti seguirf2.ps. Ti aspetto quando ritornerai da queste parti nel frattempo se vorrai ti invito nel mio blogCiao Elena
Wolfstain
Posted at 17:47h, 24 SettembreBenvenuta Elena e grazie per qsutea tua gradita visita. Mi fa molto piacere che tu, da bellunese verace, abbia apprezzato il mio semplice ma sentitissimo omaggio alle “tue” montagne che anch’io amo e sento un po’ mie, nonostante sia nata e vissuta sempre in pianura. Chisse0, forse sono stata “montanara” in un’altra vita … ehehHo ammirato i tuoi bellissimi lavori: crei cose strordinarie che sembrano sul punto di muoversi da un momento all’altro. Ti seguirf2 con interesse sul tuo blog, che ho gie0 inserita fra “i blog che seguo”.
Daniel
Posted at 11:39h, 26 GennaioGrazie, DIANA.BRUNA, per la tua visita e per il glnitee commento.Anch’io abito vicino al mare, e in spiaggia non ci vado mai. Invece percorro centinaia di Km. per vivere le mie adorate montagne.Non sapevo che le Alpi Apuane avessero la stessa conformazione dolomitica.Ciao! spero di rivederti presto.
Piero
Posted at 10:47h, 07 GiugnoBenché le mie montagne di famiglia siano quelle lombarde e valdostane, sono stato iniziato all’alpinismo proprio nelle Dolomiti Orientali, prima da Beppi Martini, al Rifugio Lunelli, e poi da Alziro Molin a Misurina. Due nomi che sono un tutt’uno con queste montagne.
Inutile quindi che dica quali sentimenti mi suscitano queste splendide immagini. Invitano anche ad un alpinismo rilassato e rilassante. Quando andiamo a scalare siamo così presi che raramente facciamo foto. La bellezza dell’ambiente la notiamo eccome, incredibilmente anche nelle situazioni meno “comode”. E rimane indelebile, a volte proprio perché associata ad emozioni di altro tipo. Ma alla fine siamo impegnati in altro.
Così è bello rivedere tutto da un altro punto di vista.